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giovedì 6 aprile 2017


Per preparare questa ricetta hai bisogno di:
3 ingredienti,
30 minuti di tempo,
3 attrezzi (1 ciotola, 1 spatola o un cucchiaio per mescolare e 1 teglia)
e nient'altro.
E' una di quelle ricette salva colazione e salva tempo che dovresti tenere sempre a portata di mano per quando hai voglia di qualcosa di goloso e il frigo o la dispensa sono quasi vuoti.


Se non ami la Nutella puoi sostituirla con una qualsiasi crema al cioccolato e nocciole: quella con vere nocciole del Piemonte, quella con la cioccolata fondente, quella con la cioccolata gianduia, quella biologica, quella che arriva da Marte...
Puoi aggiungere anche delle nocciole tritate e tostate all'impasto per un po' di croccantezza che non guasta mai, ma in questo caso gli ingredienti diventano 4 e il tempo di preparazione si allunga leggermente.
Puoi provare anche ad aggiungere un pizzico di fior di sale per far risaltare il sapore della cioccolata.
Io preferisco la versione base: rapida, semplice e buona.

E visto che la rapidità è una delle chiavi di questo dolce, ti lascio la ricetta senza altri preamboli, aneddoti e giri di parole (ma solo per questa volta ;))

{Brownies alla Nutella}
preparazione 5min | tempo di cottura 25min | per 16 brownies | difficoltà: bassa

380g di Nutella
2 uova medie
65g di farina

Rivestite di carta da forno una teglia di circa 20x20cm.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C.
In una ciotola versate la Nutella, aggiungete le uova e mescolate con una spatola o un cucchiaio di legno. Unite la farina e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versate nella teglia e cuocete per 25 minuti.
Lasciate intiepidire e ricavate 16 quadrati. 

Bonus: prendete un bicchiere di latte, inzuppateci il brownie e buona colazione.

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venerdì 30 settembre 2016


Questa è una torta per quelli che non hanno paura di sperimentare in cucina, per gli intrepidi esploratori dei misteri del palato e anche, più semplicemente, per quelli che hanno bisogno di preparare un dolce per un ospite diabetico.

Avendo M. in famiglia che soffre di questa problematica, ho sperimentato varie ricette per preparare una torta di compleanno adatta anche a lui. Non nascondo che negli anni alcuni tentativi sono stati deludenti. Ricordo ancora uno Zuccotto semifreddo al caffè dove provai a sostituire lo zucchero con un comune dolcificante in polvere; il gusto era così amaro e così "finto" che la torta finì direttamente nel cestino senza nemmeno arrivare in tavola. Poi ho scoperto grazie al sommo Luca Montersino, e alla famosa Torta Diabella, l'uso del maltitolo.

Il maltitolo, il vero jolly di questa torta, è un dolcificante che qui sostituisce lo zucchero sia nel pan di spagna che nel cioccolato.


Riporto da wikipedia: "Il maltitolo è utilizzato come dolcificante, dato che ha il 75% della dolcezza del saccarosio [...] Il potere calorico del maltitolo è pari a circa il 60% rispetto agli zuccheri convenzionali: secondo i dati della EC Nutrition and Labeling Directive, un grammo di maltitolo corrisponde a circa 2.4 kCal rispetto alle 4.0 kCal di un grammo di saccarosio. Lo sciroppo di maltitolo ha invece circa 3 kCal/g. Questa sua proprietà è particolarmente apprezzata nei casi in cui è necessario controllare l'apporto energetico, come nei soggetti obesi o in sovrappeso. Il maltitolo ha un indice glicemico pari al 53% di quello del saccarosio anche se più elevato di quello del fruttosio che è circa del 20%. Per questa sua caratteristica, dal punto di vista medico-sanitario il maltitolo, come altri dolcificanti calorici alternativi, è più adatto del saccarosio per i soggetti diabetici in quanto il suo metabolismo è insulino-indipendente ed ha un indice insulinemico di circa il 75%. Questo significa che il suo impiego ha un effetto inferiore, rispetto al saccarosio, sui livelli di insulina nel sangue." 

Ovviamente se avete dubbi o domande sull'assunzione di questo dolcificante fate riferimento al vostro medico :)

Quelli più curiosi (o golosi) di voi, una volta letti i dati scientifici, si domanderanno qual è il sapore di questo dolce particolare. Vale la pena giocare al piccolo chimico in cucina, girare la città in cerca questi ingredienti spesso introvabili e sporcare tutta la cucina di cioccolato? Sì, ne vale la pena.
Il pan di spagna al cioccolato è morbido e umido, tanto da poter essere utilizzato anche senza bagna (cioè senza inzupparlo di liquori o sciroppi), e somiglia molto alla base della Sacher Torte. La ganache al cioccolato è cremosa, spalmabile e dolce anche se non in modo eccessivo. 
Per dare un tocco in più ho aggiunto dei tartufini al cioccolato fondente sempre al maltitolo spolverati di cacao amaro.

Se volete potete accompagnare la torta con un ciuffo di panna montata o un po' di marmellata di arance o di lamponi senza zucchero. 



{Torta al cioccolato con maltitolo}
preparazione 40min + il tempo in frigo per le creme | tempo di cottura 35min circa | per 8-10 persone | difficoltà: bassa

Per il pan di spagna al cioccolato con maltitolo:

6 albumi di uova medie
75g di maltitolo
150g di burro morbido a temperatura ambiente
altri 75g di maltitolo
7 tuorli di uova medie
100g di cioccolato fondente con maltitolo
180g di farina 00
8g di lievito per dolci

Per la ganache ai due cioccolati:

200g di cioccolato al latte con maltitolo
100g di cioccolato fondente con maltitolo
300g di panna fresca
una stecca di vaniglia

Per i tartufini:

170g di cioccolato fondente con maltitolo
125g di panna fresca
25g di burro morbido a pezzettini
una stecca di vaniglia
cacao amaro in polvere

Preparate il pan di spagna.
Riscaldate il forno a 180°C, imburrate e infarinate una tortiera da 20cm di diametro dai bordi alti (tipo quelle per il cake design, oppure utilizzate due stampi da 20cm).
Setacciate la farina con il lievito.

Fondete il cioccolato al microonde o a bagno maria e lasciate intiepidire.
Montate il burro con 75g di maltitolo, aggiungete i tuorli e il cioccolato fuso. Nel frattempo montate  a parte gli albumi a neve ferma con il restante maltitolo. Unite ai tuorli gli albumi e la farina alternandoli e mescolando con una spatola con delicatezza dal basso verso l'alto per non far smontare il composto.
Versate nello stampo e cuocete, con forno statico, per circa 35minuti. Se utilizzate due stampi il tempo di cottura si riduce e in quel caso provate la cottura della torta dopo circa 20 minuti.

Mentre il pan di spagna raffredda preparate la ganache e i tartufini.

Per la ganache tritate finemente i due cioccolati. Aprite la vaniglia tagliandola a metà, prelevate i semi e metteteli insieme alla buccia nella panna. Fate bollire la panna, togliete dal fuoco, eliminate la buccia di vaniglia e versate sul cioccolato in una ciotola capiente. Mescolate con una spatola o un cucchiaio di legno finché il cioccolato è sciolto del tutto e la crema risulta omogenea. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente per alcuni minuti poi mettete in frigo a rassodare per circa 1ora e mezza mescolando di tanto in tanto.

Per i tartufini tritate finemente il cioccolato. Aprite la vaniglia tagliandola a metà, prelevate i semi e metteteli insieme alla buccia nella panna. Fate bollire la panna, togliete dal fuoco, eliminate la buccia di vaniglia e versate sul cioccolato in una ciotola capiente. Mescolate con una spatola o un cucchiaio di legno finché il cioccolato è sciolto del tutto e la crema risulta omogenea. Aggiungete il burro a pezzettini sempre continuando a mescolare con vigore. Ricoprite una teglia di circa 20cm con carta da forno e versateci la crema di cioccolato. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente per alcuni minuti poi mettete in frigo a rassodare per almeno 2 ore senza toccare la crema.
Capovolgete l'impasto dei tartufini su un altro foglio di carta da forno e tagliatelo a rettangoli di circa 1,5cm x 3cm. Spolverate un piatto di cacao amaro ricoprite i pezzetti di cioccolato con il cacao, dategli con le mani la forma di una pallina e ricoprite ancora di cacao se necessario ( i tartufini sono molto morbidi, non preoccupatevi se vi sporcherete parecchio le mani). Conservate in frigo.

Tagliate il pan di spagna a metà, farcite con metà ganache ai due cioccolati. Spalmate il resto della ganache in cima alla torta e decorate con i tartufini. Conservate in frigorifero tirando fuori la torta dal frigo almeno 1 ora prima di servirla in tavola.

Nota1: la ricetta del pan di spagna e della ganache sono un adattamento della ricetta di Luca Montersino che potete trovare qui

Nota2: il maltitolo si trova negli alimentari più forniti, nei negozi(o nelle farmacie) specializzati in alimenti per intolleranti o specializzati nella vendita di attrezzature per dolci oppure su Amazon. Il cioccolato al maltitolo si trova nei supermercati della grande distribuzione (io l'ho trovato da Carrefour) oppure su Amazon. 


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venerdì 23 settembre 2016


"Dentro il boccale commemorativo offerto da Selma a ciascuno di noi prima che ce ne andassimo c'erano una mezza dozzina di piccoli rugelach in un sacchetto di carta velina arancione, accuratamente chiuso nel cellofan arancione e legato con un nastro arricciato a righe brune e arancione, i colori della scuola. I rugelach, i più freschi che avessi mai mangiato, per merenda, a casa, dopo la scuola (cotti al forno dalla collezionista di ricette del suo club di mahjong, cioè mia madre), erano il regalo di un nostro vecchio compagno di scuola, un fornaio di Teaneck. Cinque minuti dopo aver lasciato il country club, avevo scartato il doppio involucro e mangiato i sei rugelach, ciascuno dei quali era una specie di lumaca di pasta dolce spolverata di zucchero il cui guscio foderato di cannella era microscopicamente costellato di uva passa e noci tritate. Divorando un boccone dopo l'altro di questi pasticcini il cui sapore farinoso avevo amato fin dall'infanzia - un misto di burro, panna acida, vaniglia, mascarpone, tuorlo d'uovo e zucchero - forse avrei fatto sparire da Nathan ciò che, secondo Proust, sparì da Marcel nell'attimo in cui riconobbe << il sapore della piccola madeleine >> : la paura della morte. << Un semplice assaggio >>, scrive Proust, e << per lui la parola "morte" non... [ha]... più alcun senso >>. Mangiai dunque, avidamente, ingordamente, non volendo limitarmi, nemmeno per un attimo, nel vorace accumulo di grassi saturi; ma senza avere, infine, la fortuna di Marcel." - Philip Roth, Pastorale Americana -

Il Giro del mondo in 80 biscotti ritorna, dopo una lunga assenza, con una ricetta assaporata, prima ancora che nella mia cucina, nelle pagine di uno dei libri più belli che io abbia mai letto.

Dovete sapere che ho la fortuna di fare parte di un gruppo di lettura, un piccolo gruppo molto affiatato con il quale ormai da anni condivido la passione per i libri. Ogni mese, a rotazione, ciascuno di noi propone una breve lista di libri che amerebbe leggere ed in questa lista scegliamo insieme il libro del mese. Capita poi, a volte, che ci sia qualcuno che proponga una lettura extra, magari un libro che non se la sente di leggere da solo perché impegnativo o lungo o troppo particolare ( ad es. vi dice niente il nome "Rayuela"?) e così proviamo a leggerlo tutti insieme, facendoci coraggio - se mai servisse- nei punti più ostici e commentando man mano su un gruppo di WhatsApp (che definire vivace, "anarchico", divertente e irriverente sarebbe poco) prima di incontrarci poi dal vivo come ogni mese.  Quest'estate il libro extra era Pastorale Americana di Philip Roth, il romanzo vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa del 1998. Leggetelo. E' straordinario. La prosa, la trama, i personaggi, i temi che tratta Roth: è tutto straordinario. Se vi servisse un ulteriore incentivo per la lettura, sappiate che sta per uscire al cinema la sua trasposizione firmata da Ewan McGregor per la prima volta alla regia. Piccolo suggerimento: non guardate il trailer del film prima di aver letto i primi capitoli o correte il rischio di imbattervi in uno spoiler grosso quanto l'America stessa ;)



Dopo essermi imbattuta in questa descrizione dei rugelach ho cercato subito la loro ricetta. Ho scoperto così che sono un dolce tipico della cultura ebraica dell'Europa dell'Est e di Israele.
Mentre esistono solo due forme di rugelach, a cornetto o a spirale, il ripieno prevede mille varianti: cannella, noci, uvetta, frutta candita, cioccolato, marzapane o un mix di questi ingredienti.
L'impasto di base è una frolla preparata con burro, zucchero, farina e formaggio cremoso (tipo Philadelphia) al posto delle uova. Il formaggio cremoso rende l'impasto morbido, chiaro e dolce. E' una combinazione particolare ma ben riuscita. Nella mia ricetta ho utilizzato per il ripieno solo noci, zucchero bruno e un pizzico di cannella. Se volete potete aggiungere un po' di uva passa o sostituire la cannella con del cacao amaro in polvere. Così come potete sostituire le nocciole, magari tostate al forno per 10-15 minuti, alle noci o spalmare i rugelach di marmellata o crema al cioccolato prima di arrotolarli e cuocerli.
Buon appetito e buona lettura ;)


{Rugelach}
preparazione 20min + riposo in frigo | tempo di cottura 25-30 min | per circa 30 biscotti | difficoltà: bassa

225g di burro morbido
225g di formaggio cremoso tipo Philadelphia
2 cucchiai di zucchero bruno* (sostituibile con zucchero di canna)
un pizzico di sale
260g di farina 00

per il ripieno:
150g di noci
due cucchiaini di cannella in polvere
65g di zucchero bruno
1 uovo

Tritate le noci, anche non troppo finemente.
Mescolate il burro con il formaggio cremoso, aggiungete lo zucchero e il sale e continuate a mescolare per un paio di minuti finché l'impasto non è cremoso e omogeneo (senza pezzettini visibili di burro o di formaggio). Unite la farina e mescolate solo finché si addensa.
Stendete l'impasto su carta da forno o su pellicola trasparente, chiudete bene e lasciate rassodare in frigorifero per almeno 2 ore. Se volete risparmiare tempo potete preparare l'impasto anche la sera prima e lasciarlo in frigo fino al momento della cottura.

Accendete il forno e portatelo a 180°C. Rivestite un paio di teglie con carta da forno.
In una ciotolina sbattete l'uovo con un cucchiaino d'acqua, vi servirà per spennellare poi l'impasto dei biscotti.
In un'altra ciotola mescolate le noci con lo zucchero bruno e la cannella.
Dividete l'impasto a metà e stendete la prima parte a forma di rettangolo con uno spessore di circa 5mm. Spennellate l'uovo sul rettangolo, ricoprite tutta la superficie con le noci mescolate allo zucchero e alla cannella e arrotolatelo dalla parte più larga. Spennellate il rotolo con l'uovo, tagliate il rotolo a pezzetti di 3-4 cm e adagiateli sulle teglie. Ripetete con la parte rimanente dell'impasto e del ripieno.
Cuocete per 25min circa a 180°C o finché non saranno dorati e ben cotti. Lasciate raffreddare prima di servire.

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lunedì 7 marzo 2016


Quando siamo malaticci o abbiamo bisogno di coccole in cucina il nostro pensiero va subito a quello che si chiama comfot food, il cibo che ci fa stare bene e ci solleva il morale. In questi giorni, con la mascella dolorante per via del dentista, riuscivo a pensare solo a due piatti che erano il mio comfort food da piccola: la zuppa di pane e latte preparata da mio nonno e il budino al cioccolato di mia madre.
La zuppa di nonno era la panacea per ogni male: febbre, raffreddore e giornate grigie. Pane raffermo, latte fresco, un pizzico di cannella e una carezza sulla guancia quando la zuppa era pronta e tutto passava.
Il budino di mia madre era invece un evento sensazionale. Mia madre cucina dolci solo nelle feste comandate e ai compleanni, perciò quando preparava il budino in un giorno qualunque significava che quel giorno non era come gli altri. Quando c’era il budino c’era qualcosa da festeggiare, che fosse stato un bel voto in pagella oppure solo la possibilità di passare un pomeriggio tutti insieme in famiglia.

A onor di cronaca mia madre usava i preparati in busta per cucinare il budino e da piccola non me ne sono mai lamentata. Il dramma è stato quando anni dopo ho provato anche io a cucinare il budino in busta. Semplicemente non fa (più) per me.

La comodità di quei preparati è però innegabile. Mescoli, cuoci, aspetti ed è fatta. 
Quando ho scovato la ricetta di questo budino ho capito che non ne avrei più comprato uno pronto nemmeno per praticità, perché anche in questo caso mescoli, cuoci, aspetti ed è fatta. E puoi personalizzarlo come preferisci: puoi sostituire il cioccolato al latte al posto del fondente, puoi aggiungere la buccia d’arancia all’estratto di vaniglia o cambiare la vaniglia con la cannella. Puoi persino aggiungere due cucchiaini di caffè istantaneo al latte caldo per ottenere un sapore più deciso. Puoi mangiarlo con una nuvola enorme di panna montata o senza. Puoi farlo ogni volta che vuoi perché è davvero un budino facile e veloce.



 {Budino al cioccolato e panna montata}
preparazione 10min + 2h riposo in frigo | dosi per 6 persone | difficoltà: bassa 

50g di zucchero
30g di amido di mais o Maizena
500ml di latte
*180g di gocce di cioccolato fondente 
1 cucchiaio di burro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia o i semi di una bacca di vaniglia
panna montata zuccherata fredda

In una pentola dal fondo spesso mescolate con una frusta lo zucchero e l'amido di mais. Unite gradualmente il latte. Mescolate con cura per evitare i grumi e cuocete a temperatura media finché il latte bolle e inizia ad addensare. Rimuovete dal fuoco e unite le gocce di cioccolato, il burro e la vaniglia. Mescolate finché il cioccolato non è completamente sciolto e incorporato alla crema.
Dividete il budino in 6 coppette resistenti al calore, lasciate intiepidire e poi conservate in frigo per 2 ore almeno.
Montate la panna e unitela alle coppette, poi servite in tavola il budino.

*Potete sostituire il cioccolato in tavoletta, della percentuale di cacao che preferite, alle gocce di cioccolato. Per farlo sciogliere con maggior facilità, frantumatelo in pezzetti prima di aggiungerlo al latte caldo.



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lunedì 29 febbraio 2016



I Koulourakia sono biscotti greci preparati per la Pasqua Ortodossa.
Secondo la tradizione - che come sappiamo bene grazie al Giro del mondo in 80 biscotti cambia ovunque di paese in paese e di famiglia in famiglia- l’impasto dei biscotti viene profumato con aroma di fiori di arancio o con bucce grattugiate di arance o limoni.
In alcune ricette è presente anche un goccio di liquore Mastika, ottenuto da una resina dell’isola di Chio. I Koulourakia possono essere decorati anche con frutta secca, tipo scaglie di mandorle, o semi di sesamo. La forma intrecciata può essere sostituita dalla forma di un cestino, di una campana o di un pupazzetto. 
Sull’isola di Creta i koulourakia prendono il nome di Tsourekakia e in questa variante si utilizza l’ammoniaca alimentare al posto del lievito per dolci. 

L’unica cosa che so per certo di questi biscotti è che sono buoni sia da soli che inzuppati nel latte :)

L’impasto profuma di agrumi e di uova; pur essendo compatto è morbido e friabile, o “sbriciolabile” se volete coniare un neologismo. È un impasto ricco perché è stato creato per spezzare il digiuno della Quaresima, ma grazie agli agrumi le uova non si avvertono in maniera eccessiva.
Non sono troppo dolci e se si usa l’ammoniaca sono adatti anche a chi non può mangiare i biscotti che contengono lievito chimico. 

Per dare un tocco croccante e caramellato ho spolverato i biscotti di zucchero di canna prima di infornarli, voi potete seguire il mio esempio o lasciare i koulourakia al naturale semplicemente spennellati con uova e latte.

{Koulourakia}
preparazione 15min + riposo in frigo | tempo di cottura 15-16min | per circa 3 dozzine di biscotti | difficoltà: bassa

250g burro morbido
250g zucchero
4 uova medie
2,5g ammoniaca (1/2 cucchiaino)
120ml latte
1 cucchiaio di succo di limone*
La buccia grattugiata di 1 limone*
(* in alternativa 2 cucchiaini di aroma di fiori d'arancio)
1kg farina 00
2 tuorli + 2 cucchiai di latte
zucchero di canna

Togliete le uova dal frigo per portarle a temperatura ambiente.
Setacciate la farina. 
Rivestite alcune teglie con carta da forno e mettete da parte.

In un pentolino scaldate il latte, togliete dal fuoco e aggiungete l'ammoniaca. Mescolate e lasciate intiepidire.
Montate il burro morbido con lo zucchero finché diventa chiaro e cremoso. Se utilizzate la planetaria ricordatevi di usare il gancio a foglia (o K) per mescolare.
Aggiungete un uovo alla volta continuando a mescolare.
Quando le uova saranno amalgamate aggiungete il succo di limone o l'aroma di fiori d'arancio e poi unite il latte alternandolo con metà della farina, aggiungete la farina restante e mescolate tutto per ottenere un impasto omogeneo.

Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per almeno 30 min.
Riscaldate il forno a 200°C.

Prendete delle porzioni di impasto e lavoratele su un piano leggermente infarinato per ottenere dei filoncini lunghi 22cm circa e dal diametro di 1,5cm circa.
Formate una U con l'impasto, poi avvolgete le due parti come a formare una corda.
Posizionate i biscotti sulle teglie e spennellateli con i 2 tuorli mescolati con i 2 cucchiai di latte. Ricoprite i biscotti con un po' di zucchero di canna e infornate per 16minuti ruotando la teglia a metà cottura. 


Fonti 1, 2, 3


2

martedì 24 novembre 2015


Nei miei ricordi i pomeriggi delle vacanze in Austria profumano di resina di abete, del legno bollente della sauna e del tavolo dei dolci pieno di torte dai nomi impronunciabili ma buone oltre ogni aspettativa.

Dimenticate la Sacher Torte - so che non è facile ma con un po' di impegno è possibile - ed immaginate dolci soffici pieni di mele dorate, o strati di impasti al cacao che si alternano a candide righe di panna e frutti di bosco. O ancora brioches gonfie e fragranti ricoperte di zucchero ancora calde, oppure vassoi di biscotti burrosi, profumati e tanto delicati da sciogliersi in bocca.

In quel tripudio di zuccheri il mio favore andava, e non è una sorpresa, all'angolo dei biscotti e sopratutto ai Linzer Augen. Questi biscotti ripieni di marmellata hanno una frolla particolare, arricchita dalla frutta secca e dal profumo della cannella.
Come aspetto possono sembrare simili al Biscotto Occhio di bue ma la frolla, signori miei, è tutta un'altra cosa.



La frolla nasce a Linz, adorabile città austriaca sulle rive del Danubio, ed è la base della Linzertorte: una crostata delicata ripiena di marmellata di ribes rossi o lamponi o a volte di albicocche. Oltre ad essere famosa per la sua bontà, la ricetta della Linzertorte ha il vanto di essere la più antica ricetta di torta trascritta in un libro di cucina (1653). I Linzer Augen sono la versione in miniatura di questa crostata. Hanno tradizionalmente una forma rotonda mentre la parte centrale, che mostra il ripieno invitante, può avere la forma che preferiamo.

Il segreto per ottenere una frolla Linzer ultra libidinosa (si potrà dire "ultra libidinosa" su un blog?) è tostare la frutta secca prima di tritarla. Questa semplice operazione ha due vantaggi: 1 vi permette di eliminare la pellicina delle nocciole o delle mandorle senza fatica e 2 esalta il sapore della frutta secca. 
Aggiungerei anche un terzo vantaggio: se mettete a tostare una manciata in più di nocciole di quelle previste dalla ricetta avrete lo snack perfetto da sgranocchiare mentre aspettate che l'impasto dei biscotti rassodi in frigo ;)




{Linzer Augen}

preparazione 15min + riposo in frigo | tempo di cottura 10-15min | per circa 2 dozzine di biscotti | difficoltà: bassa

80 g di nocciole
250g di burro morbido
100g di zucchero
1 uovo medio
i semi di mezza bacca di vaniglia o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
375g di farina 00
mezzo cucchiaino di lievito
un pizzico di sale fino
1/4 di cucchiaino di cannella in polvere
marmellata di lamponi
zucchero a velo


Tostate le nocciole in forno caldo per 6 minuti ca o in padella facendo attenzione a non farle bruciare. Versate le nocciole su un canovaccio pulito e sfregate le nocciole per eliminare le pellicine. Non tutte verranno via completamente ma non importa ;)
Lasciate raffreddare a temperatura ambiente poi tritate le nocciole insieme a metà dello zucchero. 

Setacciate la farina con il lievito e la cannella e mettete da parte.

Mescolate (con un cucchiaio di legno a mano o con lo strumento a foglia/K nel robot da cucina) il burro morbido con la vaniglia e lo zucchero restante, appena diventa chiaro e cremoso unite le nocciole. Aggiungete l'uovo e mescolate finché non viene assorbito in maniera uniforme dalla crema. Unite la farina e continuate a mescolare finché l'impasto ha assorbito tutta la farina. Non mescolate oltre il necessario, come tutte le frolle anche questa non ama essere troppo maneggiata.

Trasferite l'impasto su un foglio di pellicola per alimenti, chiudetelo con cura e lasciate rassodare in frigo per almeno 1 ora e mezza o 2 ore.

Riscaldate il forno a 180°C e ricoprite con carta da forno un paio di teglie.
Stendete l'impasto a circa 5mm di spessore, e posizionate i biscotti lasciando un po' di spazio tra di loro. Ricavate una finestrella su i biscotti che saranno la parte superiore dei Linzer Augen. Potete usare la forma che preferite: tonda, a cuore, o anche a forma di angioletto o di albero di Natale se li preparate per le feste. 
Se i biscotti sono troppo morbidi, ad es perché l'impasto non era ancora sodo o in cucina fa troppo caldo, mettete i biscotti a rassodare in frigo per alcuni minuti. 

Cuocete i biscotti per circa 10 minuti, poi controllate il grado di cottura: devono avere un bel colore dorato ai bordi ma e non devono essere troppo scuri al centro. Se necessario continuate la cottura per un altro paio di minuti. Tutto dipende dal vostro forno :)

Lasciate raffreddare i biscotti prima di farcirli con un po' di marmellata e di coprirli di zucchero a velo.

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